Nel mal di schiena di tipo infiammatorio il dolore ha un esordio subdolo e tende ad aumentare con il passare del tempo. I pazienti al mattino si sentono particolarmente rigidi, il riposo notturno è molto disturbato perché il dolore è più intenso durante la notte mentre i loro sintomi tendono a migliorare durante la giornata con il movimento. Il mal di schiena di tipo infiammatorio è tipico delle spondiloartriti, patologie infiammatorie della colonna vertebrale spesso associate a manifestazioni cutanee quali la psoriasi ma anche a manifestazioni oculari come l’uveite (occhio rosso) o a malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn, Rettocolite-ulcerosa). Nelle spondiloartriti, che generalmente esordiscono in soggetti giovani tra i 20 ed i 40 anni, si verifica un’ infiammazione precoce delle articolazioni sacro-iliache, localizzate a livello del bacino, con conseguente dolore intenso a livello lombare e della regione glutea che può alternarsi da un lato all’altro e che spesso s’irradia in basso lungo la superficie posteriore della coscia ma mai oltre il ginocchio e che pertanto viene definita “sciatica mozza”. Il dolore invece, in corso di sciatica si irradia l’ungo tutto l’arto, fino al polpaccio, in associazione prevalentemente a patologie del disco vertebrale quali protusioni o ernie. Il dolore infiammatorio si differenzia in modo sostanziale dal dolore di tipo meccanico, che invece si accentua con il movimento, migliora con il riposo e non si accompagna generalmente ad una prolungata rigidità mattutina. Il mal di schiena di tipo meccanico può avere moltissime cause tra le quali la più comune è la spondiloartrosi, spesso associata alla degenerazione dei dischi intervertebrali e alla contrattura dei muscoli lombari.