La gestione della lombalgia può includere il ricorso a farmaci di vario tipo quali gli antidolorifici, i rilassanti muscolari, gli antiinfiammatori o i cortisonici. Tuttavia l’uso prolungato di questi farmaci somministrati principalmente per via orale o intramuscolare, può associarsi a svariati effetti collaterali. Al fine di mitigarne il rischio si possono utilizzare altri strumenti terapeutici come la mesoterapia che si avvale dell’uso di aghi molto piccoli, tramite i quali è possibile somministrare direttamente sottopelle, in corrispondenza dell’area dolente, dosi ridotte di antidolorifici ed antiinfiammatori, che diffondendo progressivamente nei tessuti sottostanti determinano un prolungato effetto terapeutico. In alcuni casi, in soggetti affetti da Spondiloartrosi, è possibile inoltre effettuare delle iniezioni, tramite l’ausilio di una guida ecografica, di anestetici locali e cortisonici a livello delle faccette articolari vertebrali. E’ molto importante ricordare che in caso di spondiloartrite abbiamo a disposizione i cosiddetti farmaci “biologici”, farmaci molto potenti ed efficaci nel contrastare l’infiammazione ed il dolore che consentono il più delle volte di bloccare completamente la malattia. In fine, in pazienti affetti da osteoporosi è necessario attuare specifici trattamenti farmacologici grazie ai quali è possibile rinforzare le strutture ossee e prevenire in tal modo le fratture osteoporotiche che risultano particolarmente frequenti soprattutto in quei pazienti che sono già andati incontro ad una frattura e che pertanto meritano un’ attenzione maggiore.